Banco BPM festeggia ritorno del dividendo, adesso nuovo piano
Utili oltre le attese e ritorno del dividendo per Banco BPM. La terza maggiore banca italiana ha sfornato ieri sera dei conti solidi abbinati all’ulteriore rafforzamento dei ratio patrimoniali. Il mercato già alla vigilia aveva fiutato possibili sorprese positive con il titolo balzato ieri di oltre il 4%. Oggi il titolo segna un progresso dello 1,8% a 2,08 euro, in controtendenza rispetto a un mercato che ritraccia dopo il forte rally delle ultime sedute.
Primo utile post-fusione
Banco BPM ha chiuso il 2019 con un utile netto consolidato di 797 milioni di euro, che si confronta con una perdita di 59 milioni dell’esercizio 2018. Si tratta del primo utile dalla fusione tra Banco Popolare e BPM. Battute le attese che erano ferme a 771 milioni (consensus Factset), anche se i numeri sono sotto il target di 1 miliardo indicato per fine piano.
Ieri il ceo Giuseppe Castagna ha sottolineato come il gruppo abbia comunque rispettato o battuto battuto i target del piano su riduzione dei costi, del derisking e della posizione di capitale. Il nuovo piano strategico sarà presentato il prossimo 3 marzo.
Guardando agli altri riscontri, il margine di interesse sfiora i 2 miliardi (1.998 milioni dai 2.292,6 milioni al 31 dicembre 2018, -12,9%). Tale andamento, rimarca la banca, risente principalmente dell’impatto negativo del minor effetto contabile (c.d. “reversal”, pari a € -193,8 milioni a/a), incluso quello connesso alla PPA, derivante per lo più dalle operazioni di cessione di sofferenze dello scorso esercizio che, d’altro lato, hanno contribuito positivamente alla discesa del costo del rischio.
Il quarto trimestre 2019 ha visto una crescita del risultato della gestione operativa (532 milioni, +40,3% rispetto al 3° trim 2019) e dei proventi operativi (1.188 milioni, +16,2% rispetto al 3° trim. 2019). Aumentano le commissioni nette a 462,2 milioni nel 4° trim. 2019 (444,1 milioni nel 3° trim. 2019, + 4,1%). L’utile netto trimestrale è stato di 95,8 milioni rispetto ai 98,2 milioni nel 3° trim. 2019. Nell’analogo trimestre del 2018 banco aveva invece evidenziato una perdita di 583,9 milioni complici rettifiche su crediti per quasi un miliardo.
Prosegue l’efficientamento del gruppo attraverso la diminuzione degli oneri operativi (-6,8% a/a), oltre alla già citata riduzione delle rettifiche su crediti (-59,9% rispetto al 31 dicembre 2018).
Dividend yield superiore al 4%
Risultati che, unitamente alla forte posizione patrimoniale raggiunta, consentono il ritorno al dividendo. Il cda ha proposto una cedola di 0,08 euro per azione, con un rendimento del 4,1%. Il consensus puntava a un dividendo più contenuto a 0,05 euro per azione.
Nel corso del 2019 Banco BPM ha proseguito l’attività di derisking che ha permesso l’ulteriore calo del NPE ratio netto al 5,2% dal 6,5% a fine 2018 e conseguentemente nella forte riduzione del costo del credito (73 bp rispetto ai 184 bp del dicembre 2018). Il CET1 Ratio phased-in e del CET1 fully loaded si attestano così rispettivamente al 14,6% e al 12,8% (rispetto al 12,1% e 10% nel 2018).